SOSTEGNO PSICO-EDUCATIVO DOMICILIARE

Ci sono situazioni o momenti nei quali può essere particolarmente dispendioso, gestire le difficoltà presenti nella relazione con il proprio figlio. In alcuni casi, diversi fattori, come stress personale, situazioni lavorative faticose o imprevisti concorrono a frenare il processo di autonomizzazione avviato dalla coppia genitore-bambino. Accade così che i genitori si trovino costretti ad ingaggiare ripetutamente lotte con il figlio per fargli fare un compito o per far rispettare una semplice regola come ad esempio lo star seduto all'ora di cena. Molto spesso, il ripetersi di queste situazioni finisce con l'esacerbare una buona relazione generando una spirale negativa che è opportuno cercare di interrompere. Pena il rischio di polarizzare la relazione genitore-figlio in modo esclusivo attorno al discorso scolastico o comportamentale, riducendo i momenti di scambio positivi e sereni. Un intervento di sostegno psico-educativo domiciliare consta di 1/2 incontri di un'ora e mezza a cadenza settimanale ed ha un tempo determinato da valutare di caso in caso.
Dopo una prima fase di osservazione partecipe del problema e attraverso la creazione di una relazione con il bambino e i genitori lo psicologo cerca di individuare le aree di intervento e di supportare la famiglia nel trovare strategie più funzionali. Lo scopo è quello di lavorare fianco a fianco per cercare di ridurre il più possibile le problematiche presentate.
Attraverso i compiti, fornendo strategie e metodiche di studio, attraverso diversi tipi attività ludico/espressive ma soprattutto attraverso momenti di condivisione e colloqui di coppia o in famiglia (in cui si aiutano i genitori a comprendere meglio le dinamiche, gli stili attributivi, e come queste influenzano determinate situazioni) e momenti di valutazione intermedia sull'andamento dell'intervento, si cercano di allentare gli elementi di tensione presenti per ripristinare il processo di crescita della famiglia e il processo di individuazione-separazione del figlio/a
Dopo una prima fase di osservazione partecipe del problema e attraverso la creazione di una relazione con il bambino e i genitori lo psicologo cerca di individuare le aree di intervento e di supportare la famiglia nel trovare strategie più funzionali. Lo scopo è quello di lavorare fianco a fianco per cercare di ridurre il più possibile le problematiche presentate.
Attraverso i compiti, fornendo strategie e metodiche di studio, attraverso diversi tipi attività ludico/espressive ma soprattutto attraverso momenti di condivisione e colloqui di coppia o in famiglia (in cui si aiutano i genitori a comprendere meglio le dinamiche, gli stili attributivi, e come queste influenzano determinate situazioni) e momenti di valutazione intermedia sull'andamento dell'intervento, si cercano di allentare gli elementi di tensione presenti per ripristinare il processo di crescita della famiglia e il processo di individuazione-separazione del figlio/a